Patriota serbo. Studente universitario e militante del movimento nazionalista,
fu contrario ai progetti di riorganizzazione su basi federaliste della Monarchia
austro-ungarica. Il 28 giugno 1914 uccise a rivoltellate l'arciduca Francesco
Ferdinando d'Austria, erede alla Corona asburgica, e sua moglie Sofia Chotek,
recatisi in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Il Governo di Vienna
considerò il delitto una dichiarazione di guerra da parte della Serbia, e
lo prese a pretesto per scatenare il primo conflitto mondiale. Condannato a 20
anni di fortezza,
P. morì in carcere (Granovo, Bosnia 1894 -
Theresienstadt, Boemia 1918).